ARO

L’Autorespiratore ad Ossigeno che Ferraro realizza in collaborazione con il Prof. Zannini ha veramente poco in comune con l’apparecchio che aveva utilizzato in guerra. Nel nuovo prodotto il gas segue un percorso ciclico e non pendolare, per una migliore fissazione della CO2, e il dispositivo può funzionare sia azionando manualmente il by-pass per l’afflusso dell’ossigeno, come i tradizionali ARO, che in maniera completamente automatica lasciando quindi le mani libere al subacqueo. Il sacco polmone è protetto da un robusto guscio protettivo; la calce sodata contenuta in un serbatoio trasparente quindi ispezionabile dall’esterno senza necessità di smontaggio. Molte di queste caratteristiche sono oggi diventate standard nei moderni rebreather.

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