Turismo subacqueo

Ferraro dette l’avvio al turismo subacqueo, ai diving center (si chiamavano ancora onestamente, “centri d’immersione”) e alle scuole sub. Nel 1948, per conto della ditta Cressi e in collaborazione con il Touring Club Italiano, aveva infatti organizzato un corso di immersione a Marina di Campo, sull'isola d'Elba: la prima scuola al mondo di subacquea civile. Erano con lui la moglie Orietta ed Edmondo Sorgetti, suo collega dei “Gamma” e i soli autorespiratori su cui potessero contare erano i loro personali ARO, residuati bellici. L’estate seguente, nel 1949, Ferraro e i suoi ripetono il corso all’isola d’Ischia e l’anno successivo quei protoistruttori sbarcano addirittura nel piccolo arcipelago adriatico delle Tremiti. Quello delle Tremiti, addirittura, non fu un corso come i precedenti ma la prima crociera-scuola della storia.
Ebbe tanto successo che nel 1951 fu ripetuta nell’arcipelago Pontino: Ponza, Zannone e Palmarola. Nasceva così un nuovo ricco comparto del terziario: il turismo subacqueo. (2)

 

Oggi l’industria del turismo subacqueo dà lavoro a migliaia di persone e vi operano imprese di ogni dimensione: dalla piccola attività familiare alle grandi società quotate in borsa con fatturati da centinaia di milioni di euro. L'intero settore, su scala mondiale, muove flussi turistici importanti e in località come il Mar Rosso, alcune isole dei Caraibi, le Maldive ed in Italia, in Sardegna, Liguria e Toscana, una parte importante dei flussi è legata all'immersione subacquea, in alcuni casi anche al di fuori della classica stagione delle vacanze.

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Celina Seghi, Campionessa di sci degli anni ’50, mentre familiarizza con un Aro alla  prima Scuola tenuta all’Elba nel 1948
Celina Seghi, Campionessa di sci degli anni ’50, mentre familiarizza con un Aro alla prima Scuola tenuta all’Elba nel 1948