Attività Pioneristiche

Non solo sport

Dopo la guerra Luigi Ferraro viene epurato per aver aderito alla Repubblica Sociale e quindi non è più niente: né Ufficiale delle Forze Armate, né Professore di Educazione Fisica. Date le sue capacità trova lavoro nel 1946 come sommozzatore in una ditta di recuperi marittimi con il compito di ispezionare preventivamente i relitti che l’azienda ritiene interessanti. L’anno successivo modifica un apparecchio ad ossigeno in maniera da utilizzarlo con aria e in circuito aperto con cui si immerge fino a 70 metri e si dedica alla pesca delle spugne. Dopodiché conosce Egidio Cressi ed entra nella nascente industria subacquea. E questa sarà la sua professione. Ma negli anni seguenti crea dal nulla diverse iniziative allo scopo di divulgare la conoscenza delle attività subacquee, mai per lucro personale. Altri invece le svilupperanno, le faranno crescere e diventare industrie fiorenti.

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Le tabelle di decompressione in stoffa utilizzate da Ferraro nelle immersioni per la pesca delle spugne
Le tabelle di decompressione in stoffa utilizzate da Ferraro nelle immersioni per la pesca delle spugne


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Turismo subacqueo

Ferraro dette l’avvio al turismo subacqueo, ai diving center (si chiamavano ancora onestamente, “centri d’immersione”) e alle scuole sub. Nel 1948, per conto della ditta Cressi e in collaborazione con il Touring Club Italiano, aveva infatti organizzato un corso di immersione a Marina di Campo, sull'isola d'Elba: la prima scuola al mondo di subacquea civile. Erano con lui la moglie Orietta ed Edmondo Sorgetti, suo collega dei “Gamma” e i soli autorespiratori su cui potessero contare erano i loro personali ARO, residuati bellici. L’estate seguente, nel 1949, Ferraro e i suoi ripetono il corso all’isola d’Ischia e l’anno successivo quei protoistruttori sbarcano addirittura nel piccolo arcipelago adriatico delle Tremiti. Quello delle Tremiti, addirittura, non fu un corso come i precedenti ma la prima crociera-scuola della storia.
Ebbe tanto successo che nel 1951 fu ripetuta nell’arcipelago Pontino: Ponza, Zannone e Palmarola. Nasceva così un nuovo ricco comparto del terziario: il turismo subacqueo. (2)

 

Oggi l’industria del turismo subacqueo dà lavoro a migliaia di persone e vi operano imprese di ogni dimensione: dalla piccola attività familiare alle grandi società quotate in borsa con fatturati da centinaia di milioni di euro. L'intero settore, su scala mondiale, muove flussi turistici importanti e in località come il Mar Rosso, alcune isole dei Caraibi, le Maldive ed in Italia, in Sardegna, Liguria e Toscana, una parte importante dei flussi è legata all'immersione subacquea, in alcuni casi anche al di fuori della classica stagione delle vacanze.

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Celina Seghi, Campionessa di sci degli anni ’50, mentre familiarizza con un Aro alla  prima Scuola tenuta all’Elba nel 1948
Celina Seghi, Campionessa di sci degli anni ’50, mentre familiarizza con un Aro alla prima Scuola tenuta all’Elba nel 1948


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Mondo subacqueo

È ancora all'U.S.S. e al suo dinamico Presidente Ferraro che va ascritto il maggior merito nella divulgazione delle attività subacquee: il primo esemplare al mondo di opuscolo a tema sottomarino è il bollettino sociale «Sport Subacqueo» del 1948. In quarta e ultima pagina reca la prima inserzione pubblicitaria subacquea della storia, uno spazio acquistato dal primo fabbricante al mondo A.E.Cressi, che offre "fucili e occhiali subacquei" brevettati, attrezzature per palombaro e sommozzatore, "tutti gli accessori per la pesca col fucile".
Nel 1950 è la volta di “Mondo Subacqueo”: un compendio, una summa, un'enciclopedia; ma ha tutto l'aspetto di una vera e propria rivista periodica. «Mondo subacqueo», numero unico di oltre cento pagine, prezzo di copertina Lire 500, anticipa di un anno la rivista "The Skin Diver" (rinominata successivamente  “Skin Diver Magazine”) fondata nel 1951 da Jim Auxier e a Chuck Blakeslee e di nove anni (il primo numero vedrà la luce nel settembre del 1959) «Mondo Sommerso», edito a Roma dal produttore cinematografico Goffredo Lombardo, quello de “Il Gattopardo” di Visconti.
Le pagine di pubblicità su «Mondo subacqueo» sono emblematiche di quell’epoca pionieristica. La Salvas - a Roma, a quel tempo - vi figura come Società Anonima Lavorazioni Varie Apparecchi di Salvataggio; la Pirelli, che "per lo sport nautico e subacqueo" già ha in catalogo "autorespiratori e mute di gomma per immersioni". Un grande nome della pubblicità, Armando Testa, firma la pagina che la Superga dedica alle sue "pinne natatorie". C'è quella di Venturi (Ricuperi a Grande Profondità) la società genovese con la quale Ferraro aveva sbarcato il lunario fino al 1947; c'è Cressi, naturalmente, e la leggendaria Galeazzi di La Spezia, che produce "apparecchi per lavori subacquei a qualsiasi profondità".
Quel numero unico di «Mondo subacqueo» fin dal sommario appare meraviglioso. Vi figurano firme prestigiose: Bruno Roghi (Saluto di un giornalista terragno); Gianni Roghi, suo figlio, pubblica la prima corrispondenza dall' estero dedicata allo sport sottomarino; Lino Pellegrini scrive di polpi; una lirica di Duilio Marcante "ispirata ai ricordi dell'amico Dario Gonzatti perito nelle profonde acque del monte di Portofino”. Salvator Gotta, notissimo scrittore, vi pubblica un “Viatico al sogno”. Ecco la firma di Hans Hass in calce a un articolo che descrive le emozioni di uno dei primi incontri, in Mar Rosso, di un subacqueo munito di macchina fotografica con una manta. Scrive il dottor Gilbert Doukan, presidente di un circolo francese, precisando che la pesca sottomarina è nata in Francia nel 1936. L'articolo è illustrato da fotografie e didascalie che oggi manderebbero diritti in galera i soggetti rappresentati: "La caccia al delfino è in voga tra gli sportivi francesi. Emozionante sequenza della cattura di un delfino, arpionato nel suo elemento”.
E poi riferiscono sullo stato dell'arte Gennaro Accetta dal Brasile, Werther Seeman dal Venezuela, Dionigi Lavatelli dalla Libia; Paul Droz. da Zurigo. Gianni Foroni da valente oculista approfondisce il tema della visione subacquea, il professor Michele Mitolo discetta di suoni e percezioni. Insomma. “Mondo subacqueo” contiene nelle sue cento pagine tutto lo scibile del 1950.
Gigi Ferraro vi fa un po' la parte del leone. Non certo per smania di protagonismo, piuttosto in quanto presidente dell’USS Dario Gonzatti e promotore di quella iniziativa editoriale. Così scrive per riabilitare il pescecane dalla comune credenza di essere ferocissimo. Scrive per ribadire il suo pensiero riguardo al futuro della subacquea. (2)
Le numerose testate oggi presenti in una edicola indicano senza incertezze il livello di diffusione raggiunto dall’editoria di settore sia in Italia che nei principali paesi esteri.

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La copertina di Mondo Subacqueo
La copertina di Mondo Subacqueo
Il sommario
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I corsari dell'arcobaleno

Sempre agli albori degli anni ’50 l’infaticabile Ferraro, non pago di aver inventato le scuole e l’editoria, ne escogita un’altra sempre allo scopo di divulgare il suo credo nelle attività subacquee.
Ispirato da un film dell’ex campionessa di nuoto americana Esther Williams, dedicatasi alle coreografie acquatiche, organizza anche lui una vera e propria rivista acquatica. Con tanto di soggetto ispirato al “Corsaro Nero” di E. Salgari, regolare copione di Torre, Sanguineti, Tessari, musiche originali e attori professionisti. Organizzazione e direzione tecnica sono di Ferraro il quale addestra allo scopo 24 ondine. Debutta con grande successo ad Aprile del 1953 alle piscine di Albaro di Genova e viene replicata in seguito in diverse altre città italiane. Gli impresari sono i fratelli Venturi di Bologna i quali realizzano addirittura una piscina smontabile in cui lo spettacolo ha luogo là ove non esistono piscine.
Lo scopo che Ferraro si prefiggeva di rendere popolare la subacquea può quindi considerarsi raggiunto e questo gli è sufficiente. Non gli interessa il mondo dello spettacolo e tanto meno fare l’impresario per cui lascia che la rivista prosegua il cammino da sola.
Le coreografie acquatiche sono diventate uno sport olimpico e gli spettacoli acquatici piuttosto comuni, da quelli dei tanti acquari sparsi nel mondo a quelli più grandiosi stile Las Vegas.

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Due immagini delle coreografie acquatiche nella piscina smontabile realizzata per la rivista
Due immagini delle coreografie acquatiche nella piscina smontabile realizzata per la rivista


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