Mondo subacqueo

È ancora all'U.S.S. e al suo dinamico Presidente Ferraro che va ascritto il maggior merito nella divulgazione delle attività subacquee: il primo esemplare al mondo di opuscolo a tema sottomarino è il bollettino sociale «Sport Subacqueo» del 1948. In quarta e ultima pagina reca la prima inserzione pubblicitaria subacquea della storia, uno spazio acquistato dal primo fabbricante al mondo A.E.Cressi, che offre "fucili e occhiali subacquei" brevettati, attrezzature per palombaro e sommozzatore, "tutti gli accessori per la pesca col fucile".
Nel 1950 è la volta di “Mondo Subacqueo”: un compendio, una summa, un'enciclopedia; ma ha tutto l'aspetto di una vera e propria rivista periodica. «Mondo subacqueo», numero unico di oltre cento pagine, prezzo di copertina Lire 500, anticipa di un anno la rivista "The Skin Diver" (rinominata successivamente  “Skin Diver Magazine”) fondata nel 1951 da Jim Auxier e a Chuck Blakeslee e di nove anni (il primo numero vedrà la luce nel settembre del 1959) «Mondo Sommerso», edito a Roma dal produttore cinematografico Goffredo Lombardo, quello de “Il Gattopardo” di Visconti.
Le pagine di pubblicità su «Mondo subacqueo» sono emblematiche di quell’epoca pionieristica. La Salvas - a Roma, a quel tempo - vi figura come Società Anonima Lavorazioni Varie Apparecchi di Salvataggio; la Pirelli, che "per lo sport nautico e subacqueo" già ha in catalogo "autorespiratori e mute di gomma per immersioni". Un grande nome della pubblicità, Armando Testa, firma la pagina che la Superga dedica alle sue "pinne natatorie". C'è quella di Venturi (Ricuperi a Grande Profondità) la società genovese con la quale Ferraro aveva sbarcato il lunario fino al 1947; c'è Cressi, naturalmente, e la leggendaria Galeazzi di La Spezia, che produce "apparecchi per lavori subacquei a qualsiasi profondità".
Quel numero unico di «Mondo subacqueo» fin dal sommario appare meraviglioso. Vi figurano firme prestigiose: Bruno Roghi (Saluto di un giornalista terragno); Gianni Roghi, suo figlio, pubblica la prima corrispondenza dall' estero dedicata allo sport sottomarino; Lino Pellegrini scrive di polpi; una lirica di Duilio Marcante "ispirata ai ricordi dell'amico Dario Gonzatti perito nelle profonde acque del monte di Portofino”. Salvator Gotta, notissimo scrittore, vi pubblica un “Viatico al sogno”. Ecco la firma di Hans Hass in calce a un articolo che descrive le emozioni di uno dei primi incontri, in Mar Rosso, di un subacqueo munito di macchina fotografica con una manta. Scrive il dottor Gilbert Doukan, presidente di un circolo francese, precisando che la pesca sottomarina è nata in Francia nel 1936. L'articolo è illustrato da fotografie e didascalie che oggi manderebbero diritti in galera i soggetti rappresentati: "La caccia al delfino è in voga tra gli sportivi francesi. Emozionante sequenza della cattura di un delfino, arpionato nel suo elemento”.
E poi riferiscono sullo stato dell'arte Gennaro Accetta dal Brasile, Werther Seeman dal Venezuela, Dionigi Lavatelli dalla Libia; Paul Droz. da Zurigo. Gianni Foroni da valente oculista approfondisce il tema della visione subacquea, il professor Michele Mitolo discetta di suoni e percezioni. Insomma. “Mondo subacqueo” contiene nelle sue cento pagine tutto lo scibile del 1950.
Gigi Ferraro vi fa un po' la parte del leone. Non certo per smania di protagonismo, piuttosto in quanto presidente dell’USS Dario Gonzatti e promotore di quella iniziativa editoriale. Così scrive per riabilitare il pescecane dalla comune credenza di essere ferocissimo. Scrive per ribadire il suo pensiero riguardo al futuro della subacquea. (2)
Le numerose testate oggi presenti in una edicola indicano senza incertezze il livello di diffusione raggiunto dall’editoria di settore sia in Italia che nei principali paesi esteri.

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La copertina di Mondo Subacqueo
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Il sommario
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